NGAPALI
- Fulvio e Irene
- 13 apr 2016
- Tempo di lettura: 3 min
Capita, anzi, è la norma, che durante un viaggio in terre baciate dal solo sole si ottenga un'abbronzatura raccapricciante, e, sospinti dal caldo e dai giorni e kilometri lungo luoghi a noi esotici, prenda la voglia di "staccare un po'". Il che suona paradossale, perchè già di per sé viaggiare -per quanto stancante- è "staccare".
Guardando la cartina 'da Yangon in su', si può notare come la punta occidentale del Myanmar sia naturale confine di quell'immensa Baia che è il Golfo del Bengala; informandosi un attimo si può, d'altra parte, venire a sapere che nel bel mezzo della curva costiera birmana si trova ad essere Ngapali, una striscia di una dozzina di kilometri di spiaggia e villaggi che si è col tempo aggiudicata un'ambigua fama di cittadina/resort.
Ngapali, insomma è come la ragazza bella in un gruppo di bruttine: spicca, ma (molto probabilmente) se la tira.
E' comunque spinti dalla fame di spiagge orlate da palme e di marittimità che stabiliamo che non possiamo bollare il posto senza prima averne avuto esperienza diretta (è una scusa che non regge, vero?), e decidiamo di concedere una chance anche a questo avamposto turistico.
Vabbè via, diciamoci la verità, ce la volevamo un po' godere, e non abbiamo fallito nell'obiettivo, cercando comunque di armonizzare le velleità goderecce con l'imperativo del budget.
Tip#1: Vorreste ritrovarvi in queste ospitalissime terre, tenete a mente che i costi degli alloggi sono sproporzionati rispetto al costo della vita.
Le tasse per garantirsi la licenza per ospitare i forestieri sono, infatti, alte (generate negli anni del governo militare durante tempi di galoppante inflazione e in gran parte appannaggio della stessa Giunta), e ciò si riflette sulle tariffe per il pernottamento. 8$ a notte per un posto in dormitorio sono un buon affare, per intendersi.
Ngapali, che non offre ostelli e che solo ultimamente ha cominciato ad aprirsi al turismo un-po'-meno-vip, ha standard 'cari' (almeno 15$ a testa in guesthouse).
Tip#2: Avete letto bene: $, Dollari!
Il foglio verde è infatti la valuta che affianca il Kyat (pron: Ciat), la moneta locale, fino a qualche tempo fa assai poco stabile.
Tenete nel portafogli sia gli uni, sia gli altri, dato che per diversi servizi vi sarà chiesto (o vi converrà) di pagare con l'una o con l'altra valuta: ad esempio, gli hotel vogliono i dollari, che devono essere nuovi e letteralmente immacolati, mentre i ristoranti i kyat. Vi dovesse capitare di avere 'la moneta sbagliata nel posto sbagliato', rassegnatevi ad un cambio un pochino aggiustato a favore di chi incassa.
Fatto sta che noi, a Ngapali, ci arriviamo alle 6.00 del mattino, unici rimasti sul pullman dopo una estenuante '14 ore' di viaggio (dettagli più esaurienti sugli spostamenti in Myanmar "to be written"), e chiaramente non c'è un cazzo di nessuno. Bisogna girovagare a aspettare una mezz'ora prima di incontrare gentilissime anime vive, fatto a cui il Myanmar abitua.
Senza parlare una singola parola d'inglese, il gestore di un punto di ristoro e una donna di servizio riescono a procurarci una abnorme camera a 4 letti e un bagno "asian style".
Tip#3: "Asian style" è stato solo un giro di parole per descrivere una realtà composta di turca e catini d'acqua fredda con cui farsi la doccia. Un'ottima sveglia la mattina, un fantastico refrigerio dopo una giornata di sole, la sera.

Una vita al rallentatore, grandi spiagge bianche con lettini per massaggi sparsi qua e là e adorabili ristorantini in sequela direttamente sulla rena rendono Ngapali il luogo di villeggiatura dorata a cui uno può anelare cercasse un'oasi di pace e un più o meno meritato "buen retiro" di matrice tropicale, tra un "Mingalabàa" e l'altro.
Tolti i pernottamenti, tra l'altro, il posto istiga a gongolare e a 'viziarsi', fosse solo per l'economicità delle proposte culinarie, ovviamente incentrate sul pescato.
Esempi per farci infamare? Pesce arrosto intero 1000 Kyat: sbam (al cambio attuale, 1 Euro = 1300 Kyat)
Cocktail on the beach 1000 Kyat: ri-sbam.


Tip#4: I birmani fanno il bagno vestiti. Può far sorridere (o ridere), ma funziona in questo modo. Ma, potete star tranquilli, certo non vi guarderanno male se voi sfoggiate il vostro bikini (ma con lo 'slippino', generereste grasse risate).

A sud di Ngapali l'offerta turistica si sviluppa solo nella strada interna, lasciando la spiaggia ai venditori di frutta (ah già, latte di cocco dalla noce: 1000 Kyat) e ai villaggi di pescatori, uno dei quali, Gyeiktaw, raggiungibile comodamente con una passeggiata sul litorale.
Qui le donne tendono i teli dove essiccare il pesce, i bambini giocano a calcio tra le gomene, mentre gli uomini si dedicano più propriamente al mare come fonte di sostentamento e di vita di un'intera comunità, toccata solamente da lontano dal danaroso afflusso turistico dell'ultimo decennio.
Mai un'occhiataccia, mai un sorriso non ricambiato, i pescatori salutano, immersi fino ai fianchi nell'acqua, mentre preparano la barca per la sera di pesca, custodi del proprio mare.


Dalle foto può apparire che ce la siamo goduta? Su, dai: stavolta, delle apparenze, fidatevi.

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